CAMBIARE LE ABITUDINI
Fabbricata in modo dozzinale e industriale, fino agli anni ’70 la grappa era bevuta esclusivamente bianca e giovane, come rozzo e rustico corroborante. Bisogna attendere il 1973 per la prima grappa da monovitigno, distillata da Giannola Nonino. Nel 1980, Paolo Marolo scrive sulle etichette della Grappa di Barolo «VOLUTAMENTE DIMENTICATA IN FUSTI DI ACACIA». Era l’inizio di una rivoluzione, la grappa rivendicava il suo posto di eccellenza, con prodotti di qualità, di lungo invecchiamento, ricchi di sfumature e aromi da cogliere con la giusta attenzione.